domenica 25 marzo 2018

Quando mi riconoscerai di Marco Erba | 1°tappa BlogTour: Presentazione BlogTour + Incipit

Buona domenica lettori, oggi il blog ospita la prima tappa del BlogTour del libro Quando mi riconoscerai di,Marco Erba, edito da Rizzoli il 13 marzo.

In questo primo appuntamento non solo conoscerete la trama del romanzo ma soprattutto potrete leggere l’incipit, con il quale vi invito alla lettura del libro. 


QUANDO MI RICONOSCERAI DI MARCO ERBA

Dicono che i gemelli siano uguali come gocce d'acqua, e Rodolfo e Italo non fanno eccezione, tanto che a Castenate tutti li confondono. E come potrebbe essere altrimenti, quando hanno persino la stessa voglia a forma di cuore sulla mano? Eppure, sotto la superficie, i due fratelli sono molto diversi, ma anche uniti da un filo invisibile forte come l'acciaio. Viola è la ragazza più bella del paese, e coi gemelli non ha molto a che spartire, perché lei è la figlia di Giorgio Fontana, il capo dei fascisti, e i fascisti Rodolfo li odia. Ma la Seconda guerra mondiale incombe, pronta a travolgere i loro destini. Quasi cinquant'anni dopo, nello stesso paese, Enea e Camilla si incontrano in prima elementare. Enea è composto, educato, sa già leggere, ma il mondo gli fa un po' paura. Camilla è invece tutta sguardi taglienti e sfacciataggine. Strega, la chiamano alcuni, senza immaginare le ferite nascoste dietro ai suoi silenzi. Saltando avanti e indietro nel tempo, Marco Erba nel suo secondo romanzo racconta una storia di violenza, amicizia, amore e perdono. Una storia sui dolori che la vita impone e la forza di ricominciare, che condanna ogni forma di fascismo e di oppressione, ieri come oggi, ma non dimentica che le persone, con la loro unicità, non sono mai solo le idee che professano.
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Marco Erba è nato nel 1981. Da dieci anni insegna italiano e latino in un liceo della provincia di Milano. Fra me e te si è aggiudicato il Premio Galdus e il Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo, Sezione Scuole.





INCIPIT
Il freddo ha i denti, ha le unghie per straziarti, per lacerarti. Prima nemmeno lo immaginavi quanto poteva essere terribile. Amavi l’estate, certo. L’inverno, coi geloni e la neve da spalare, non ti era mai piaciuto. Ma che ne sapevi di cos’era il freddo vero? Che dovevi saperne a neanche vent’anni? Che ne sapevi di quanto è grande il mondo, di quanto può far male?
Niente ne sapevi. Dovevi venire qui, a così tanti chilo­metri da casa che perdi il conto, per cominciare a intuire qualcosa. Ma adesso non c’è tempo di pensarci perché il freddo, questa bestiaccia maledetta, ti entra dentro e non ti molla più. Se smetti di lottare ti ritrovi a terra e ti lasciano lì. È già successo a tanti.
La faccia è di pietra, la pelle non la senti neanche. Gli scarponi se li togli non riesci più a rimetterli tanto ti si gonfiano i piedi.
E poi loro intorno. Non li vedi in questa bianca landa desolata, infinita come la morte. Però loro ci sono.
Loro ti hanno circondato.
Loro possono saltare fuori da un momento all’altro, diavoli nell’inferno bianco.
Se quelle bestie ti prendono, chissà cosa ti fanno.
Don Ercole parlava sempre dell’inferno con le fiamme e lo zolfo, ma non aveva capito niente neanche lui. Quello non è l’inferno, è il paradiso. Magari ci si potesse andare adesso, lasciarsi investire da tutto quel caldo e poi via, li­ quefarsi in un attimo, non sentire più niente. E invece resti qui, nell’inferno vero, con il cielo congelato anche lui che si contrae nei sibili, si spacca sotto i colpi di mortaio. E gli spari, e il rombo dei motori superstiti.
Quelli più indietro se ne sono già andati chissà dove, brutti bastardi fortunati. Tu che eri in prima linea, invece, sei proprio fottuto.
Allora fai un passo, un altro, un altro ancora. Devi ag­ grapparti a qualcosa per non impazzire, così pensi a lei, ai suoi occhi profondi. Al suo corpo bellissimo, caldo, un ri­ fugio dove potresti stare per sempre senza desiderare altro.
Pensi a lei che corre, scherza, ti prende per mano e ti trascina tra i filari di pioppi. Poi si volta, cambia espres­ sione, e tu ti scopri dentro qualcosa che chissà quando è finito lì.
Basta, però, basta. Sono ricordi troppo belli, così fero­ cemente lontani che possono ucciderti, altro che salvarti. Comincia a fare un passo, uno solo. Poi si vedrà.

Ma questo post è solo l’inizio del BlogTour, a seguire trovate il banner con il calendario delle tappe. Per conoscere tanti nuovi contenuti interessantissimi sul libro continuate il BlogTour.


Bene lettori, per oggi è tutto. Cosa pensate del libro? Vi incuriosisce?
Fatemelo sapere nei commenti.

Un abbraccio,
Rosalba 💓 

3 commenti:

  1. Non avevo mai sentito nominare questo libro, ma dall'incipit non sembra niente male!

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  2. Ciaoo! Io e mia sorella avevamo pubblicato una doppia recensione con intervista per Fra me e te... credo che leggeremo anche questo romanzo :)

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  3. L'ho letto! Bellissimo, riesce a coinvolgere dai nonni ai nipoti ti senti calare nella storia con continui colpi di scena. Leggendolo ti innamori dei protagonisti che ti sembra di vivere con loro. Finale davvero geniale. Da non perdere.

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