venerdì 28 febbraio 2014

Extract: "Innamorarsi di una stella" di Tina Reber



INNAMORARSI DI UNA STELLA

Trasse un profondo respiro, guardandomi negli occhi. «In questi ultimi anni la mia vita è stata messa sottosopra. Ho come l’impressione di aver vissuto sempre in una situazione di caos costante. Ma quando sono con te… mi sento in pace. Mi sembra di poterti confidare tutti i miei segreti. E tu… tu hai qualcosa che nessun’altra donna possiede. Quando ti guardo… tu mi togli il respiro.»
Per un attimo le sue parole tolsero il respiro a me. «Taryn io mi sto…» Si fermò mordendosi il labbro e fece un sospiro. «Anch’io tengo moltissimo a te, più di quanto tu possa immaginare. C’è una ragione, se mi sono sforzato di andarci piano, se ho cercato di non correre… Ma stare con te mi sembra una cosa così facile e naturale, e sono quasi certo che anche tu provi lo stesso.» «Sì, è vero…» Era bellissimo scoprire che anche lui provava per me sentimenti tanto
profondi. 
«Non posso fare a meno di provare quello che provo e non voglio più reprimere questi sentimenti.»
«Nemmeno io», sussurrai.
Ryan mi guardò sorridendo dolcemente. «Taryn, ogni volta che sono lontano da te, non vedo l’ora di poterti rivedere. Tutto quello che voglio è stare con te.» Con le dita mi scostò i capelli
dagli occhi. In quel preciso istante, sentii che ero pronta a fare quell’enorme salto di fiducia. Mi stavo già innamorando di lui, e sentirlo confessare così apertamente i suoi sentimenti non fece che rafforzare la mia decisione. Poco importava cosa sarebbe successo da quel momento in avanti: ormai era troppo tardi per angosce o rimpianti. Tutto il mio corpo fremeva dal desiderio di essere toccato da lui.
Mi allungai per dargli un bacio. Lui infilò le dita tra i capelli; riuscivo a percepire quanto anche lui avesse voglia di me. Delicatamente mi fece rotolare sulla schiena. «Sei sicura? Perché in questo momento ti voglio più dell’aria che respiro», mi disse in un soffio, fissandomi con intensità. Allungai la mano verso il suo volto per avvicinarlo al mio. «Fai l’amore con me… ti prego», gli mormorai, sfiorandogli le labbra con le mie.
Le nostre bocche si unirono in un bacio. Ryan non aveva fretta; mi baciava con lenta sensualità. Sentivo che voleva fare l’amore con me, e non fare semplicemente sesso.
[...]
Presto sentii tutti i muscoli rilassarsi e cominciai a scivolare lentamente nel sonno, crogiolandomi nel tepore paradisiaco del più bello dei sogni. Sentivo il suo petto alzarsi e abbassarsi nel nostro respiro all’unisono: mi sembrava quasi di trovarmi sospesa su una nube insieme con lui.
A un certo punto mi parve di ascoltare, appena percettibile, la voce di Ryan che diceva:
«Ti amo». E anche se si trattò soltanto di un flebile sussurro, le parole risuonarono così nitide che mi riportarono di colpo allo stato cosciente. Aprii gli occhi di scatto. Ryan stava respirando pesantemente; potevo sentire sulla spalla il calore del suo fiato. Il suo braccio fu scosso da un tremito e mi strinse ancora più forte a sé. Rimasi qualche istante in ascolto del suo respiro, per controllare se stava dormendo sul serio. Mi ha davvero sussurrato quelle parole all’orecchio? Sembrava proprio che stesse già dormendo. Richiusi gli occhi; forse me l’ero soltanto immaginato.



Che ne pensate? 

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