mercoledì 25 novembre 2015

Recensione: 'Berlin. I fuochi di Tegel' di Fabio Geda e Marco Magnone

Cari lettori, oggi vi parlo di un libro molto carino: 'Berlin. I fuochi di Tegel' di Fabio Geda e Marco Magnone.
Recensione di 'Berlin. I fuochi di Tegel' di Fabio Geda e Marco Magnone.
Titolo: Berlin. I fuochi di Tegel
Scrittori: Fabio Geda e Marco Magnone
Serie: Berlin 
primo romanzo
Pagine: 200
Casa editrice: Mondadori 
Data di pubblicazione: 27/10/2015

È l’aprile 1978: sono passati tre anni da quando un misterioso virus ha decimato uno dopo l’altro tutti gli adulti di Berlino. In una città spettrale e decadente, gli unici superstiti sono i ragazzi e le ragazze divisi in gruppi rivali, che ogni giorno lottano per sopravvivere con un’unica certezza: dopo i sedici anni, quando meno se lo aspettano, il virus ucciderà anche loro. Tutto cambia quando qualcuno rapisce il piccolo Theo e lo porta via dall’isola dove viveva con Christa e le ragazze dell’Havel. Per salvare il bambino, Christa ha bisogno dell’aiuto di Jakob e dei suoi compagni di Gropiusstadt: insieme dovranno attraversare una Berlino fantasma fino all’aeroporto di Tegel, covo del più violento gruppo della città. Là, i fuochi che salgono nella notte confondono le luci con le ombre, il bene con il male, la vita con la morte. E quando sorgerà l’alba del nuovo giorno, Jakob e Christa non saranno più gli stessi.
RECENSIONE: 
Forse qualcuno si domanderà come è finito un romanzo del genere tra i miei, prevalentemente sentimentali. Questa lettura è stata inaspettata. Offertomi gentilmente da Riccardo, il libro mi ha fin da subito conquistata. In poche pagine gli scrittori hanno messo su una storia davvero molto carina, che non potrà mancare sugli scaffali dei ragazzi appassionati della lettura. 
Devo però mettervi in guardia: il libro non è autoconclusivo, bensì il primo di una lunga serie, che conta ben sette romanzi. Non spaventatevi però, tenete conto che questi romanzi, perchè destinati ad un certo pubblico, sono veloci da leggere, infatti verranno divorati dai lettori, entrati in empatia con la storia narrata. 
Ci troviamo in un mondo fatto da bambini. Berlino del 1978 è spopolata da adulti, colpiti da un virus letale, che colpisce i ragazzi a partire dai 16 anni. Colpisce anche le donne, ma quest'ultime sono più fortunate, perchè se incinta, la loro malattia si ferma, dando loro la possibilità di mettere al mondo i loro bambini, ma subito dopo la loro vita si spegne. I bambini nati da queste donne sono chiamati 'Nati dalla morte', molto preziosi per la gente di Tegel.
I bambini sono abbandonati a se stessi, senza aver la possibilità di essere curati e amati dai loro genitori. 
Sono divisi in fazioni: il gruppo di Gropiusstad, le ragazze di Havel, il gruppo del Reichstag, il gruppo di Tegel e infine il gruppo dello Zoo.
Ogni gruppo vive separato e lontano dall'altro, ma la prima unione nasce quando le ragazze di Havel chiedono aiuto e sostegno ai ragazzi di Gropius per riprendersi Theo, rapito dalla banda di Tegel, ed è proprio da qui che ha inizio la storia...
Non pensavo che solo 200 pagine avessero il potere di farmi ritornare bambina. Con Nora, Christa, Theo, Jakob, Sven, Bernd, Britta (e questi sono solo alcuni dei protagonisti) ho vissuto in un mondo di soli bambini, che fanno della loro vita tutto un gioco. In un mondo distrutto dal virus che ha portato via i genitori di molti, i ragazzi sanno come prendersi cura di se stessi e anche dei più piccoli. 
Tra tanti, il personaggio che più mi ha colpito è Jakob, quel leader che ogni gruppo dovrebbe avere perchè ha spirito d'animo, ha intraprendenza, coraggio..., ma non solo Jakob, anche Christa e la sua tenacia mi hanno affascinato, d'altronde sono solo dei bambini, ma la loro grinta fa la differenza.  
Questo libro è stato una vera boccata d'aria fresca. Dopo aver letto romanzi con toni più tristi e deprimenti, ho potuto leggere qualcosa di divertente, che mi ha riportanto alla mente momenti che solo i più piccoli sono in grado di creare. Momenti che per me sono ormai trascorsi, ma che ricordo con molta felicità.
Il romanzo è ben strutturato, anche i ricordi del passato dei ragazzi sono ben inseriti nel racconto, mai fuori luogo, anzi li ho ritenuti più che opportuni, molto apprezzati dal lettore che è in me. Tutto sommato, il romanzo è molto carino e piacevole. E' ben scritto, si legge con molta facilità e velocità, sarà perchè indirizzato più che altro ad un pubblico che va dai 10 anni in su, ma è davero molto MOLTO consigliato. Vi suggerisco di leggere il libro perchè in fondo, come qualsiasi altro romanzo per i ragazzi, ha la facoltà di trasmettere sempre una morale, e questa volta il lettore è invitato a cogliere la bellezza della semplciità, a far tesoro delle piccole cose. Penso che inculcare questi valori nei ragazzi, al giorno d'oggi, sia un passo meraviglioso per il mondo del futuro, che sarà nelle loro mani. Facciamo del nostro meglio per rendere il più possibile accettabile il nostro mondo, ma affidiamolo ad un futuro che conosca certi valori, che sappia cosa è giusto e cosa è sbagliato e che, soprattutto, non ricada nei nostri errori. Costruamolo noi il mondo del futuro e plasmiamo le giovani menti indirizzandole a conoscere certi valori. Ecco cosa sanno fare i romanzi per ragazzi, la missione degli scrittori è d'alto calibro.
Per ultimo, la mia valutazione.
Avete letto questo romanzo? Cosa ne pensate? A voi la parola.
Per oggi è tutto.
Rapunzel.

2 commenti:

  1. OHHH Finalmente qualcuno a cui è piaciuto questo libro :-) Anche io l'ho apprezzato molto e come hai detto tu, è una boccata d'aria fresca dopo romanzi pesanti... :-)

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    Risposte
    1. Beh, io penso che soprattutto i ragazzini sapranno amare ancor più questo romanzo, d'altronde è dedicato a loro più che altro.

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